Allarme lanciato da The Washington Post "...the sorry state of public education..." ( in The keys to successful a education system and Pisa )
in Italia invece
(Censis)
Circa l'80% dei giovani tra 15 e 18 anni si chiede che senso abbia stare a scuola.
Il 92,6% dei giovani ritiene sottopagato il lavoro anche per coloro che hanno un titolo di studio, le conoscenze vengono percepite come semplice agevolazione.
Il 63,9% degli occupati giudica inutili le cose studiate a scuola.
Il 75% dei laureati e l'85% dei non laureati ritengono che la propria preparazione non sia discriminante per trovare lavoro.
( dal Gazzettino )
"Una scuola modellata su un impianto che risale al primo Novecento - aula, cattedra, banchi - è oggi totalmente estranea ai bisogni culturali dei giovani. Non sviluppa le capacità di apprendimento una scuola incapace di sfruttare le nuove tecnologie, non compete con il boom dell’audio-visual, con gli sms, con tutti quegli stimoli che bombardano i giovani ... una scuola che continuerà ad arrancare e, temo, continuerà a perdere e a disperdere un patrimonio enorme di intelligenze ... occorre che la scuola italiana abbandoni definitivamente la “trasmissività” del sapere dalla cattedra ai banchi». Luigi Berlinguer, ex ministro dell’Istruzione, ora uno degli esperti di Bruxelles, che nel Parlamento europeo discute con i colleghi delle future strategie di education.
"isogna passare dall’insegnamento strutturato cattedra-alunno-compiti a forme nuove, utilizzando pratiche di “student oriented” con lavoro in piccoli gruppi, autovalutazione degli studenti e loro partecipazione alla pianificazione... oggi il web è il nuovo Gutenberg"
"quello che si apprende nel 70% dei casi non arriva dagli edifici scolastici. ..
Se non si cambia la sfida è persa."
Delle questione ne abbiamo parlato già nel 2006
nel 2008 Scuola Liquida e Chiudiamo le Scuole
più recenti Scuola che Noia 2009
e Digital School analfabeti digitali
ampio dibattito su Knol
e in 10 errori dell'educazione
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