Tuesday, February 07, 2006

Docenti “IMMIGRATI DIGITALI”



Porte aperte alle tecnologie, annuncia una recente ricerca AIE (Associazione Italiana Editori link ), anche per prepararsi per la scuola: un giovane studente su due (il 51%) studia in Italia tanto sul libro di testo quanto sul materiale scaricato da internet, mentre solo il 41% utilizza solo il libro di testo. La tecnologica conta, eccome, anche a scuola.
Un’altra indagine AIE vede li giovani come la Digital Generation : sono internauti (per il 91%), più della metà (il 53%) hanno un Ipod o comunque un lettore mp3. Uno su quattro partecipa almeno settimanalmente a chat e forum e il 9% ha un blog personale in cui inserisce i suoi pensieri. Il 52% dei giovani italiani legge riviste e quotidiani tanto su internet quanto in forma cartacea (il 27% lo fa solo in modo tradizionale).
Sta cambiando la modalità di accesso ai consumi tecnologici. E cambia il modo di comunicare dei giovani: al di là dell'utilizzare i motori di ricerca (84% degli internauti lo fa almeno una volta alla settimana), di inviare o ricevere email (66% degli internauti lo fa almeno una volta alla settimana) o recuperare i contenuti per il proprio studio e lavoro (il 27%) - attività comuni per i giovani internauti più occasionali -, vi sono nuove forme di utilizzo che stanno prendendo piede rapidamente.

I giovani non si percepiscono come soggetti passivi del mondo informatico, ma come protagonisti attivi della produzione dei contenuti da scambiare e condividere: partecipazione e condivisione diventano dunque le nuove "regole" di utilizzo della rete". Il 42% degli internauti ha infatti utilizzato internet almeno una volta per partecipare a chat, blog, forum o per inserire scritti personali, pensieri, poesie nel proprio blog personale.
L'identikit di questo blogger/"frequentatore di chat" ? Ha un titolo di studio di media inferiore (per il 46%); abita in una grande città (per il 50%); usa internet tutti i giorni (60%) e vi accede prevalentemente da casa (per il 55%). Condividono i pensieri e condividono anche i files: il file sharing - ossia il nuovo metodo di condivisione che permette di scaricare e scambiare musica, libri, interi cd musicali .Sono loro ad anticipare nuove modalità di uso delle tecnologie, che poi con il tempo - assestandosi - diventano consuetudine per tutti. E' successo così con il computer, succederà anche con strumenti come blog, wiki, podcast, RSS.
E i docenti ?
Alcuni cercano di darsi da fare, alcuni sono spaventati dalle nuove tecnologie, altri le rifiutano,molti arrancano.
Non sorprende quindi che gli esisti di un’altra ricerca “Gli studenti bocciano la scuola quasi la metà sono insoddisfatti”. Secondo uno studio da parte dello Iard, 3 ragazzi su 10 non sono contenti dei docenti, che non ascoltano le loro esigenze. Bocciato anche il degrado degli istituti.
Il 30% degli studenti si dichiarano insoddisfatti dei loro docenti, soprattutto per quanto riguarda la capacità di insegnare.
Lo studente di oggi ha la necessità di partecipare ad un processo di apprendimento basato sulla possibilità di combinare insieme diverse modalità di apprendimento.
Gli insegnanti hanno il compito di cambiare il proprio ruolo da di dispensatori di informazione a quello di generatori di conoscenza.( vedi sul tema NECC 2006 ).
Tale cambiamento, passaggio di ruolo crea una situazione di difficoltà e di crisi.
Serve un’evoluzione verso modalità digitali di pensiero più consona a quella delle nuove generazioni ( digital natives ).
E la sfida piú grande deriva proprio dal fatto che i docenti, prevalentemente digital immigrants, hanno necessitá di interagire con la digital generation “padrona” nel mondo delle nuove tecnologie.
Digital immigrants, sta ad indicare gruppi di età che non sono cresciuti con le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il termine è stato coniato da Mark Prensky ( vedi )
Sperimentare e innovare nuove forme dell’apprendimento, ecco la scomessa.
L’istruzione tradizionale ha conosciuto poche innovazioni dall’origine delle scuole e delle università ad oggi ( R.Straub )
Di fronte alla sfida odierna dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita la tecnologia svolgerà un ruolo importante, poiché consente e favorisce processi di apprendimento veloci, flessibili e individualizzati. In un ambiente tecnologico di apprendimento lungo tutto l'arco della vita, l'alfabetizzazione digitale sarà un prerequisito fondamentale per potervi accedere e partecipare.
L’elearning e la formazione on line non è la risposta ma semplicemente un aiuto.
La formula classica dell'online learning presenta alcune difficoltà,non funziona con le nuove generazioni di studenti.L'elearning 1.0 ( costruito rispettando le codifiche dei learning object) è carente sul piano dell'interattivà e della collaborazione, troppo rigidi i ruoli di docente,studente e tutor.


L'apprendimento può trarre giovamento dalla condivisione e dalla rielaborazione 'orizzontale' dei contenuti tipica delle nuove frontiere del web, il WEB 2.0.
Il centro della formazione deve essere il discente ( student-centered learning ) e non
il formatore/docente o tutor.
L'uso dei blog, wiki, videoblog,dei tag,dei feed RSS, di strumenti mash up, o tecnologie Ajax, Social Network, rappresentano i nuovi "libri",matite,penne,righelli,compassi, forbici e colla della NetScuola.
Le nuove conoscenze, il nuovo sapere viene posto in circolazione per essere a sua volta rielaborato da altri, in nuove forme di interazione in rete. E’ il passaggio dalle comunità di apprendimento on line ai gruppi orizzontali aperti, gruppi di collaborazione.



“Un sistema di apprendimento comprende vari elementi chiave e fattori di successo che devono essere presenti per facilitare l'apprendimento e sostenerlo efficacemente. Questi elementi includono la pedagogia, un progetto di apprendimento, ambienti di apprendimento in collaborazione incentrati sull'utente, oltre a fattori sociali e culturali. Senza questa visione olistica dei sistemi di apprendimento il potenziale della tecnologia non potrà essere sfruttato in pieno.” (R.Straub )
In un mondo di apprendimento attivo lungo tutto l'arco della vita, l'insieme delle abilità di una persona viene formato e documentato a partire da una combinazione di esperienze, risultati e relazioni della vita reale e certificati di apprendimento formale.
La scuola e l’aula scolastica perdono la predominanza e la centralità educativa soprattutto per i non più giovani, altre fonti esterne agiscono e intervengono ( outsorcing learning). Non vi sono dubbi sulla continuità dell'apprendimento nelle aule, soprattutto nelle fasi iniziali dell'educazione, ma ciò avrà un ruolo sempre meno importante nell'insieme della vita della persona. Secondo diversi studi, dal 70 al 80% di quello che impariamo si apprende sul lavoro” (R.Straub).
Una grande sfida attende la Scuola Italiana e i docenti che non possono e non devono lasciascela sfuggire.

- English version -

 It's changing the mode of access to technological consumption. It changes the way young people communicate ... Young people do not perceive themselves as passive subjects of the computer world, but as active participants of the content production to exchange and share: sharing participation and thus become the new "rules" of network usage "... They share thoughts and also share files ( file sharing )... They anticipate new way to use the technology, which then with time - settling - become customary for all .... 
And the teachers? 
Some try to get busy, some are frightened by new technology, others refuse ... The student today needs to participate in a learning process based on the possibility of combining different methods of learning. 
Teachers have the task of changing their role from dispensers of information to the generators of knowledge ... This change of role transition creates a situation of difficulty or crisis. 
Need an evolution toward digital modes of thought more appropriate that the new generations (digital natives). 
And the biggest challenge comes from the fact that teachers, mostly digital immigrants, who need to interact with the digital generation "mistress" in the world of new technologies .... experiment and innovate new forms of learning, here's the bet. 
The traditional education has seen few innovations in the origin of the schools and universities today ... 

E-learning and online training is not the answer, but a help. 
The classical formula of online learning is a little tough, does not work with new generations of studenti...L 'education 1.0 is weak in terms of dell'interattivà and collaboration, too rigid roles of teacher , student and tutor. 


Learning can benefit from sharing and re-working 'flat' content typical of the new frontiers of the Web, the Web 2.0... 
The center of the training must be the learner (student-centered learning) and not 
the trainer / teacher or tutor. 
The use of socianetwork, wikis, video blogs, tagging, mash-up tools, and Ajax technologies, are the new "books", pencils, pens, rulers, compasses, scissors and glue of "NetSchool"... 
new knowledge , new forms of interaction in the network... And 'the transition from online learning community open to horizontal groups, groups for collaboration.