Ora "abbiamo un nuovo mezzo" per la distribuzione della conoscenza (David Weinberger * )
questo nuovo mezzo ha caratteristiche radicalmente differenti rispetto a quello precedente basato sui libri,
perché non è fisico, ma digitale, un sistema collegato in rete, quasi senza limiti di conoscenza,
sta trasformando il modo in cui noi impariamo , questo comporta delle profonde implicazioni per il mondo dell'educazione e della formazione le scuole in primis, vedi ad es. Schools focusing on the wrong skills (Y. Zhao)
Ora, chiunque può pubblicare le informazioni, in qualunque momento, spesso non vi è alcun processo di valutazione,e l'informazione non deve essere necessariamente completa. Altri possono aggiungere ad essa, o il dibattito su di essa, questa conoscenza supplementare diventa anche parte dell'originale conoscenza, ciò comporta che il significato di quell' informazione è qualcosa in continua evoluzione, non stabile e fisso come una pubblicazione su un libro.
Si diffonde la Sharing Knowledge, la comprensione e la conoscenza condivisa nel mondo digitale dove i Millennian occupano ampi spazi .
Tutti ciò rivoluziona la dinamica della pubblicazione, mentre allo stesso tempo accelera il trasferimento di conoscenze.
Il fatto è che la conoscenza non è più fissa-stabile, ma in continua evoluzione.
La velocità con cui le nuove conoscenze vanno on line ha contribuito ad accresere il nostro senso di "Information Overload" (sovraccarico di informazioni).
“We are only overwhelmed by what we feel we must master,and that’s too bad, because mastery does not scale. This is a residue of our old thinking about education—that we need to master information.” (D.Weinberger)
Ora anche se una padronanza di conoscenze specialistiche è necessaria per alcuni professionisti, dobbiamo essere disposti a sapere qualcosa, ma non tutto su un argomento.
Dobbiamo imparare a convivere con una vasta diversità di opinioni dinamiche e in continua evoluzione.
Altri studi sottolineano lo scollamento tra ciò che gli studenti vogliono e quello che stanno ricevendo , con crescente senso di frustrazione da parte degli studenti ( vedi The 21st-Century Digital Learner ) e con un aumento di CPA.
Il CPA è stato definito da L.Stone come un' attenzione continua parziale , un always on in cui prestiamo un'attenzione parziale e continua nel tentativo di non perdere nulla, vista la molteplicità delle fonti informative a cui siamo esposti .
Sempre più studenti "odiano" le lezioni tradizionali e si sintonizzano fuori,altrove.
( nel 2005 )
"Il nostro modo di pensare e lo stile cognitivo che utilizzavamo una volta ora non va più bene,troppo lenti e inefficaci.Dobbiamo sviluppare capacità di saper operare rapide valutazioni e selezioni delle informazioni. La razionalità lascia il posto alla creatività, il libro al Web, la scrittura alla multimedialità ,(gli SMS e gli MMS delle nuove generazioni, che usano i cellulari come carta e penna).
L'io di gutenber, dei libri e della parola scritta, lascia il posto all' digtIO (io-digitale).
Dominando la transizione, la complessità, il passaggio; niente è duraturo, molte informazioni valgono appena poche ore, al massimo un giorno,le realtà molteplici, l'iper-realtà (il cui inizio si è avuto con la virtualità) la mente si deve adattare trasformandosi."
*Università di Harvard - Berkman Center for Internet and Society -
vedi anche Reddit e IAmA
Cloud School, Digital immigrants,Digital Natives,Digital School,Scuola 2.0, Connector, Outsourcing School
Wednesday, September 04, 2013
Saturday, February 23, 2013
Finalmente La scuola del Futuro
L'anno scorso si parlava su questo blog di
CLOUD SCHOOL, una Scuola senza libri e aule proposto anche su ADI
bene ora se ne è accorto anche il Ministero MIUR
"La scuola del futuro: niente aule, nè cattedra, ma giardini e open space" qui articolo1 articolo 2
... non avrà classi ... gli studenti, anche di età diverse, lavorano con più docenti e in gruppo aggregandosi per attitudini e livello di conoscenze", avrà zone «riconfigurabili» nelle dimensioni a seconda delle materie e delle esigenze degli allievi: le aule avranno «confini sfumati e flessibili» e saranno home base ... dovranno essere dotati di spazi esterni, giardini, orti e loggiati, palestre e sale musica. ".
"trasformare le strutture scolastiche ridisegnandone gli spazi...
È una didattica dinamica che mette fine alla tradizionale centralità della classe come unità di studio in uno spazio circoscritto. Niente schemi rigidi e chiusi. Il lavoro può articolarsi in gruppi e/o individualmente per poi riconnettersi attraverso le infrastrutture cloud. Lo spazio scuola diventa funzionale all'elaborazione, alla manipolazione, alla condivisione, ma anche al rispetto dei tempi e ritmi del singolo fino allo "spazio pausa" dedicato ad attività non strutturate" (ilsole24ore)
meglio tardi che mai !
Liceo Ørestad Gymnasium
CLOUD SCHOOL, una Scuola senza libri e aule proposto anche su ADI
bene ora se ne è accorto anche il Ministero MIUR
"La scuola del futuro: niente aule, nè cattedra, ma giardini e open space" qui articolo1 articolo 2
" Via libera agli open space ...non c'è cattedra, ma un insegnante che si muove fra gli allievi e negli spazi comuni. Ha "laboratori del fare", atelier. Non ha corridoi, ma aree "connettive" per lo studio individuale con pouf, divani, sedute soffici, tappeti e una agorà, la piazza che diventa "cuore funzionale e simbolico della scuola
... non avrà classi ... gli studenti, anche di età diverse, lavorano con più docenti e in gruppo aggregandosi per attitudini e livello di conoscenze", avrà zone «riconfigurabili» nelle dimensioni a seconda delle materie e delle esigenze degli allievi: le aule avranno «confini sfumati e flessibili» e saranno home base ... dovranno essere dotati di spazi esterni, giardini, orti e loggiati, palestre e sale musica. ".
"trasformare le strutture scolastiche ridisegnandone gli spazi...
È una didattica dinamica che mette fine alla tradizionale centralità della classe come unità di studio in uno spazio circoscritto. Niente schemi rigidi e chiusi. Il lavoro può articolarsi in gruppi e/o individualmente per poi riconnettersi attraverso le infrastrutture cloud. Lo spazio scuola diventa funzionale all'elaborazione, alla manipolazione, alla condivisione, ma anche al rispetto dei tempi e ritmi del singolo fino allo "spazio pausa" dedicato ad attività non strutturate" (ilsole24ore)
meglio tardi che mai !
Liceo Ørestad Gymnasium
Copenhagen, Danimarca e blog
VEDI UNA PANORAMICA DELLE AULE NEI VARI STATI
Monday, January 07, 2013
Le scuole o si evolvono oppure si estingueranno.
Riprendo un interessante articolo su Huffingtonpost
sulla scuola di Elizabeth English
Siamo tutti d'accordo che le nostre scuole devono
essere tra le nostre istituzioni, quelle più dinamiche e innovative, ma,
nonostante le chiacchiere senza fine sulla riforma della scuola, rimangono completamente
ingessate.
Nonostante siano passati molti anni se entrate in
una scuola la trovate simile a quella di inzio 19° secolo, con qualche strumento
digitale ma con un odore di muffa del passato.
Tutto è immutato : inizio con la campanella,
suddivisione in classi, ore di 50 -60 minuti, aule e banchi , gesso e lavagna, tutto
ciò seguendo un modello Taylorista di lavoro e produttività.
E non è solo la struttura delle scuole che è incatenata al passato, ma anche i
contenuti stessi e gli insegnamenti.
“We are seeing more
clearly than ever that school as we know it is becoming irrelevant to an entire
generation.” crescono
infatti i drop out, gli abbandoni scolastici, o i fuori corso universitari, la
noia.
L’ Apprendimento autentico è legato al fare, al creare,
al costruire, si impara facendo.
E’ molto più facile per un insegnante fornire
informazioni che lo studente dovrà poi memorizzare per rispondere correttamente
ai test, alle verifiche, alle prove invece di chiedergli di trasferire e applicare
quello che ha imparato …
L'apprendimento è diventato sinonimo di raccolta
di informazioni o conoscenze che possono essere facilmente misurate con una
prova, come puro fatto mnemonico…
Le scuole o si evolvono oppure subiranno una
lenta estinzione.
I leader educativi
devono avere il coraggio di reinventare le nostre scuole questa volta per
davvero
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