Thursday, October 11, 2007

Q Generation



"... the Quiet Generation, in the best sense of that term, quietly pursuing their idealism, at home and abroad.But Generation Q may be too quiet, too online, for its own good, and for the country’s own good."( Thomas Friedman )



La Net Generation è costituita da individui troppo apatici, passivi e computerizzati, le rivoluzioni non si combattono nel mondo virtuale ma nelle piazze, dal vivo ...


"Mettete da parte le email, le petizioni online e i click del mouse e organizzatevi,dal virtuale al reale" tuona Friedman





Esistono delle forze che appiattiscono il mondo tra queste :



  • gli standard basati su altri standard, l'ultrastandrad come XML,AJAX che consento alle macchine di comunicare tra loro via Web senza alcun intervento umano

  • Uploading e il comunity power ,come nel community developed software, nel blogging/podcasting,wikipedia,in-forming , che accentuano uno sfernato desiderio di partecipazione e di far sentire la propria voce arrivanto a prefrerire il virtuale al reale; giovani che preferiscono il videogico che simula uno sport rispetto ad vera e propria partita magari di basket, tutto ciò per esaltare il mito della partecipazione ( è più divertente parteciapre alla partita rispetto al vederla)




  • digital, mobile comunication ,filesharing, VoIP/SoIP, wireless, motori che parlono ai computer,computer che parlano a computer, computer che parlano a persone, e mentre ciò accade molte persone si chiedono con chi stanno parlando, con un umano o una macchina ... ?
    ( da The world is Flat, Thomas Friedman )


La discussione è aperta...

2 comments:

LB said...

Ne trarrei la conclusione che servirebbe una via di mezzo, tra la Q Generation e Beppe Grillo; ne sarei anche convinto, se non fosse che ci ho provato fino - ormai - all'esaurimento.
Mi sa che ho tratto la conclusione sbagliata.
Pace.
Luigi

Anonymous said...
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